Camera d commercio di Bolzano
le sfide del commercio al dettaglio in Alto Adige

Le sfide del commercio al dettaglio in Alto Adige

Nuovo studio dell’IRE

Data: 
Giovedì, 11 Settembre 2025
Ora: 

Il commercio al dettaglio in Alto Adige sta attraversando profondi cambiamenti: digitalizzazione, carenza di personale qualificato, successione aziendale e sostenibilità stanno delineando il futuro del settore. Uno studio recente dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano mostra quanto i commercianti al dettaglio siano preparati ad affrontare queste sfide.

Nel 2024 in Alto Adige sono stati censiti complessivamente 4.580 negozi al dettaglio con una superficie di vendita pari a 719.308 m². Nonostante un lieve calo nel numero di negozi, negli ultimi dieci anni le superfici di vendita sono aumentate e l’approvvigionamento locale è garantito in quasi tutti i comuni. Una particolarità del commercio al dettaglio altoatesino è il forte legame con il turismo: un terzo delle aziende genera oltre il 40 percento del proprio fatturato grazie alle spese effettuate da turisti.

La digitalizzazione ha fatto notevoli progressi nel commercio al dettaglio altoatesino negli ultimi cinque anni: tre quarti dei commercianti e delle commercianti hanno un profilo su Google My Business, quasi il 70 percento utilizza i social media e oltre il 60 percento dispone di un proprio sito web. Solo un’azienda su cinque (circa) gestisce attualmente un negozio online. Molti dettaglianti utilizzano strumenti digitali per la contabilità e la gestione degli ordini, ma l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale è ancora piuttosto limitato. Il grado di digitalizzazione è generalmente parecchio più elevato tra le imprese più grandi rispetto a quelle più piccole.

Ulteriori criticità si riscontrano nella ricerca e nel coinvolgimento del personale. I contatti personali restano lo strumento di reclutamento più importante, ma i social media stanno acquisendo sempre più rilevanza. Per attrarre maggiormente i dipendenti, le aziende puntano soprattutto su modelli di orario di lavoro flessibili come il part-time (65,6 percento) e stipendi superiori a quelli previsti dal contratto collettivo (50,7 percento). Tuttavia, c’è ancora un margine di miglioramento per quanto riguarda le misure di formazione e le possibilità di fare carriera.

Per quanto riguarda la successione aziendale, è necessario agire con urgenza: una parte considerevole dei titolari e delle titolari non vede ancora motivo per cui preoccuparsene. Quasi il 20 percento delle attività rischia di chiudere al momento dell’uscita della persona che lo gestisce, in parte a causa della difficoltà nel trovare un successore, ma anche a causa della scarsa redditività e delle incerte prospettive economiche.

Per quanto riguarda la sostenibilità, molte imprese adottano già sistemi energeticamente efficienti ed automatizzati. Sono spesso offerti servizi sostenibili come quello di riparazione e manutenzione, noleggio di beni e vendita di prodotti usati. Gran parte dei commercianti di prodotti alimentari cerca di ridurre gli sprechi di cibo e bevande promuovendo piuttosto prodotti biologici, equosolidali e regionali.

Digitalizzazione

“Per rimanere competitivi come imprese del commercio al dettaglio, è importante promuovere in modo mirato la digitalizzazione e l’automatizzazione. Tutte le attività del commercio al dettaglio dovrebbero avere una presenza online minima e utilizzare strumenti digitali in modo crescente nei processi – dall’ordine alla consegna fino al pagamento”, sottolinea Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano.

“Il nostro compito non è solo quello garantire, attraverso condizioni quadro adeguate, l’approvvigionamento locale in tutti i comuni altoatesini, ma anche di preservare la grande ricchezza che il commercio di prossimità apporta al vivere civile e al patrimonio culturale immateriale. A tal fine, sono importanti lo scambio di esperienze le ricerche degli scenari futuri come quelli avviate dalla Provincia autonoma con la piattaforma “Economia 2030” per migliorare la qualità della vita locale e i cicli economici regionali”, aggiunge Marco Galateo, Vicepresidente della Provincia e Assessore allo Sviluppo economico.

“La ricerca ed il coinvolgimento di dipendenti è una sfida centrale. In futuro sarà necessario offrire modelli di orario ancora più flessibili. Soprattutto, però, bisognerà investire di più nella formazione continua e offrire più tirocini e posti di apprendistato. In questo modo si potrà rafforzare l’attrattività del commercio al dettaglio come datore di lavoro”, afferma Philipp Moser, Presidente dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige.

Elena Bonaldi Messina, Presidente di Confesercenti Alto Adige Südtirol, mette invece in evidenza l’importanza di una successione aziendale tempestiva: “La continuità dell’esercizio può essere garantita solo se la successione aziendale viene affrontata in una fase precoce. Bisognerebbe prendere in considerazione con maggiore attenzione anche le alternative di successione esterne alla famiglia”.

Lo studio 1.25 “Tra digitalizzazione e vicinanza al cliente: le sfide del commercio al dettaglio in Alto Adige” è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio di Bolzano e online.  

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IRE - Istituto di ricerca economica

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