Camera d commercio di Bolzano
Achammer, Ebner, Alfreider, Felis

La financial literacy dei quindicenni

Studio dell’IRE

Data: 
Giovedì, 20 Ottobre 2022
Ora: 

È necessario che i cittadini e le cittadine comprendano almeno le basi dei contesti economici, nonché dei prodotti o servizi finanziari, per essere in grado di valutarne rischi e conseguenze. Tali conoscenze e abilità vengono generalmente racchiuse nel concetto di financial literacy. I Servizi provinciali di valutazione per l’istruzione e la formazione in lingua italiana, tedesca e ladina e l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano hanno analizzato i risultati della rilevazione PISA 2018 al fine di fornire un quadro completo della financial literacy degli studenti e delle studentesse altoatesini.

Dal confronto internazionale dei risultati PISA relativi allo studio sulla financial literacy, emerge che i quindicenni altoatesini si collocano nella media di tutti i Paesi partecipanti. A livello italiano si denota un divario considerevole tra nord e sud, con l’Alto Adige che si posiziona nettamente al di sopra della media nazionale. In generale, in Alto Adige circa l’85 percento degli studenti e delle studentesse possiede un livello di competenze in financial literacy tale da permettere loro di far fronte autonomamente alle necessità quotidiane nell’ambito economico-finanziario.

Nelle scuole altoatesine le materie economiche e finanziarie vengono perlopiù trattate durante le lezioni di matematica. Generalmente gli studenti e le studentesse ricevono informazioni sulla gestione del denaro dai genitori; altre importanti fonti d’informazione per i giovani sono internet e gli insegnanti.

La percentuale di studenti e studentesse quindicenni in Alto Adige che dichiara di avere un conto in banca o presso le poste (71 percento) è decisamente più alta di quella a livello nazionale (43 percento), della provincia di Trento (57 percento) e dei Paesi OCSE (53 percento). Tuttavia, a differenza dei loro coetanei di altre regioni, sono meno propensi a confrontare i prezzi tra diversi negozi oppure online e ad aspettare che i prodotti diventino più economici.

I risultati dello studio mostrano ulteriori chiare differenze: le ragazze sono in media più insicure nel trattare questioni di denaro (contratti d’acquisto, estratti conto, ecc.) e nell’utilizzo dei servizi finanziari digitali (ad es. movimenti di denaro) e mostrano, in generale, meno interesse per le tematiche finanziarie rispetto ai ragazzi. Quanto più bassi sono il livello di istruzione e il reddito dei genitori, tanto più bassa è, in media, la competenza finanziaria dei loro figli. Emerge, inoltre, una netta differenza nei risultati tra i giovani con o senza background migratorio.

Inoltre, sono stati esaminati i fattori che incidono sulla financial literacy: le competenze in matematica e di lettura degli studenti e delle studentesse hanno una forte peso e rappresentano il fondamento della financial literacy dei giovani altoatesini. Altri fattori, come la partecipazione a un corso su tematiche finanziarie, il coinvolgimento dei genitori nelle questioni finanziarie generali o la familiarità con concetti finanziari complessi mostrano un effetto positivo minore.

Risultati relativi alla financial literacy per Paesi

“L’acquisizione di solide competenze in matematica e di lettura è un fattore centrale nello sviluppo della financial literacy e va, quindi, promossa in modo mirato fin dalla scuola primaria. In particolare, va posta attenzione agli studenti e alle studentesse che rischiano di non raggiungere un livello base nelle competenze finanziarie”, affermano congiuntamente gli Assessori provinciali Philipp Achammer, Daniel Alfreider e Giuliano Vettorato.   

“Nelle imprese, le conoscenze economiche di base possono essere trasmesse ai giovani in un modo molto concreto e chiaro. Gli imprenditori e le imprenditrici sono esposti a un determinato rischio economico, motivo per cui un elevato livello di financial literacy diventa essenziale per loro”, aggiunge il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner.

Nell’ambito del convegno di questo pomeriggio “Il futuro della financial literacy in Alto Adige” il tema verrà approfondito con vari relatori e relatrici di alto profilo. Carlo di Chiacchio di Invalsi, Michael Razen dell’Università di Innsbruck, Magda Bianco di Banca d’Italia, Gunde Bauhofer del Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige e Bettina Zurstrassen dell’Università di Bielefeld esamineranno la financial literacy da diversi punti di vista.

Lo studio 3.22 “La financial literacy dei quindicenni in Alto Adige - risultati, atteggiamenti, variabili e ambiti di intervento” è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio di Bolzano e online.  

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’IRE – Istituto di ricerca economica, persone di riferimento Urban Perkmann, tel. 0471 945 718, urban.perkmann@camcom.bz.it, e Thomas Schatzer, tel. 0471 945 727, thomas.schatzer@camcom.bz.it; al Servizio provinciale di valutazione per l’istruzione e la formazione in lingua tedesca, persona di riferimento Martin Holzner, tel. 0471 40 84 90, martin.holzner@provincia.bz.it; al Servizio provinciale di valutazione per l’istruzione e la formazione in lingua italiana, persona di riferimento Franco Russo, tel. 0471 41 13 19, franco.russo@provincia.bz.it

Nella foto da sinistra a destra: Philipp Achammer, Assessore provinciale all’Istruzione e Cultura tedesca, Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio, Daniel Alfreider, Assessore provinciale all’Istruzione e Cultura ladina e Andrea Felis, in rappresentanza di Giuliano Vettorato, Assessore provinciale all’Istruzione e Cultura italiana.

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